La seconda, forse terza gara della mia vita.
Periferia oppressa e depressa di Milano: Grand Prix di Limbiate.
Non ricordo alcun colore, solo toni di grigio.
Finisce il pregara, andiamo tutti via dal palazzetto.
Mi dimentico qualcosa nel retropalco, non ricordo cosa, e torno a prenderla.
Un tipo dalle sembianze assurde, che gareggiava, mangiava a testa bassa pasta e lenticchie da un pentolino richiudibile di metallo.
Era buio pesto.
Mi chiesi il motivo della mia passione, nonostante tutto questo.
Aspetto ancora una risposta.